Possono presentare domanda i Comuni e le Province della Campania e la Città Metropolitana per proposte di intervento riferite a strutture di proprietà interamente pubbliche. Alla Città Metropolitana e alle Province è riservato il 25% delle risorse complessivamente stanziate. Sarà data priorità, nei criteri di valutazione, ai progetti di messa in sicurezza e adeguamento antisismico anche in relazione alla popolazione scolastica. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per le ore 13 del 5 luglio 2018.
“Con il provvedimento di oggi diamo il via ad un programma strutturale di interventi per l’edilizia scolastica che nei prossimi tre anni ci consentirà di intervenire su tutte le situazioni di maggiore criticità. Gli enti locali facciano fino in fondo la loro parte presentando le proposte progettuali su cui è prioritario intervenire”, afferma l’assessore all’Istruzione Lucia Fortini.
“Oggi parte un programma di oltre 200 milioni di euro di interventi per mettere al sicuro tante nostre scuole. È un grande investimento di civiltà, che vuol dire anche lavoro e crescita economica grazie alle centinaia di cantieri che saranno aperti”, afferma il presidente della Regione Vincenzo De Luca. “Gli uffici della Regione sono attivati per velocizzare tutte le procedure burocratiche, fornendo tutti i supporti necessari agli enti locali. Per accelerare l’apertura dei cantieri e finanziare il numero massimo di interventi, abbiamo integrato le risorse ministeriali con i fondi europei del Por Campania.
Le risorse per l’edilizia scolastica che stanziamo grazie al provvedimento di oggi vanno ad aggiungersi a quelle già stanziate a partire dal 2015: 200 milioni di euro per 112 progetti di messa in sicurezza, adeguamento antisismico e nuove costruzioni, sblocco di 46 milioni per completare 128 interventi del Por 2007/13, 2.2 milioni per l’emergenza scolastica in provincia di Caserta e il bando aperto con 28.8 milioni di euro per nidi e micro-nidi. Con un grande sforzo operativo, stiamo recuperando ritardi decennali, parlando il linguaggio dei fatti concreti”, conclude De Luca.