Dopo un consulto con la sua ginecologa, che lamentava di non sentire più il battito, si è portata in clinica per gli accertamenti che il caso richiedeva. Dopo i primi tracciati, l’amara realtà. I medici hanno ribadito che il battito non c’era. Da quel triste presagio alla sala parto l’intervallo è stato breve. La paziente è stata indotta al parto per espellere il feto. Il bambino era morto.
A sollevare dubbi sulla corso della degenza di una giovane mamma altavillese è stato il marito. L’uomo si è rivolto ai carabinieri della compagnia di Agropoli, diretta dal capitano Francesco Manna , e ha sporto querela. Lo scrive La Città
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