Mister Colantuono, che lo aveva allenato, seppur per poco tempo e nel periodo di maggior splendore del fantasista calabrese, ha creduto in lui fin dal suo arrivo in granata ed ha saputo aspettare. Al momento opportuno il tecnico lo ha gettato nella mischia, ottenendo il massimo da Rosina. L’ex del Bari ha trascinato la squadra verso la salvezza nella fase finale della stagione, riuscendo a dimostrare che, se è in condizione, può ancora fare la differenza.
Dopo un primo campionato vissuto tra alti e bassi, in questa sua seconda esperienza in granata, Rosina si è riscattato, almeno in parte, e a differenza di un anno fa, sembra essere una pedina importante dello scacchiere della Salernitana e nelle idee di Colantuono, il quale pare deciso a non privarsene. Del resto, il fantasista calabrese ha un contratto che lo lega ancora a lungo al club granata, fino al 2020, per cui Rosina dovrebbe rappresentare un punto fermo della rosa, anche se, si sa, le vie del mercato sono infinite. Ad ogni modo, la società non sembra intenzionata ad inserirlo in lista di sbarco.
…ancora con Rosina,ma non si può contrattualizzare un giocatore ormai finito con un triennale per centinaia di migliaia di euro e giocare solo 15 partite e dire che ha recuperato.Significa non volere vedere la reale situazione di un calciatore che oramai non può dare più nulla al club.
Prima Foggia ora Rosina tutti cavalli scassati consigliati da un qualcuno che gode della stima della società