Fino alla 16esima giornata, quando è stato costretto a mordere il freno, il prodotto del vivaio del Napoli è stato sempre in campo e non è mai stato sostituito da Bollini. La prima sostituzione a gara in corso è arrivata per Vitale il 28 dicembre, nella partita persa a Palermo, con Colantuono che nel frattempo era subentrato in panchina da due settimane al collega. Costretto a saltare il successivo match (il primo del 2018 dopo la lunga sosta natalizia) col Venezia per squalifica, Vitale ha avuto modo di ricaricare le batterie. Ma il mancino napoletano ha vissuto un girone di ritorno tra alti e bassi.
E soprattutto non da titolare inamovibile. Colantuono, infatti, in più di una circostanza gli ha preferito Pucino (un destro naturale adattato a sinistra). Vitale è così scivolato nelle retrovie tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Tornato tra i titolari contro il Novara, l’ex del Bologna in più di una circostanza si è segnalato per qualche sintomo di nervosismo, fino al litigio con Rosina per la battuta di un calcio di punizione nel terzultimo match della stagione con la Virtus Entella.
Non convocato per motivi disciplinari per la successiva trasferta di Foggia, Vitale è stato poi “rispolverato” per la partita conclusiva del campionato 2017/18 contro il Palermo (in cui ha giocato 45 minuti). In totale, il mancino granata ha raccolto 34 presenze (trascorrendo in campo 2839 minuti, 500 in meno rispetto all’anno precedente). Anche in questa stagione il napoletano ha timbrato 2 volte il cartellino ed ha dispensato assist per i compagni.
Ma le sue prestazioni non sono risultate continue come quelle della scorsa stagione. Alla luce di tutto ciò, Vitale, nonostante il contratto in essere, non è considerato incedibile dalla società di Lotito e Mezzaroma. Per lui si è fatto avanti il Lecce di mister Liverani (con cui ha già avuto modo di lavorare) e la sua ex squadra, la Ternana (con cui pure non s’era lasciato benissimo). Prima di lasciarlo partire, chiaramente, la Salernitana valuterà attentamente il da farsi, vista la penuria di mancini affidabili. Ma la sensazione è che, alla fine, Vitale potrebbe effettivamente andar via.