Si tratta del primo caso in Italia di un blog personale, non legato ad associazioni di alcun tipo, coinvolto in un’azione legale di tale entità. Se per l’ordinamento italiano il turpiloquio e le scurrilità non possono rappresentare oggetto di accusa legale e amministrativa, non è lo stesso per quel che riguarda le offese rivolte al credo religioso. Accusa, pertanto, di cui l’autore di Salerno dovrà risponderne all’autorità giudiziaria
Attualmente la normativa italiana prevede una sanzione per atti riconducibili alla blasfemia, reato che, a partire dal 1999, è stato depenalizzato e ridotto a illecito amministrativo.
La pagina di cui si parla (oudassam.it) tratta di argomenti legati alla psicologia e alla crescita personale, esposti attraverso vicende in ambito lavorativo e sentimentale. Nell’articolo dove viene segnalata la querela, il blogger dice di rivolgersi al lettore sempre “dandogli del tu e – continua – qualche volta tiro in mezzo Dio, o qualche profeta, senza mai risultare offensivo. Almeno credo, perché da oggi vacilla anche questa mia certezza”.