Dopo l’inchiesta della procura di Nocera Inferiore, diretta dal pm Giuseppe Caccapuoti , il fascicolo era passato di competenza, come riporta La Città, in base alla nuova normativa, alla Direzione distrettuale antimafia di Salerno che ha eseguito ulteriori attività investigative giungendo alla stessa conclusione, l’ipotesi di associazione per delinquere tra i tre familiari italiani, accusati anche per la contraffazione di documenti, falso in atto pubblico, peculato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina