Ora, i marchigiani potrebbero decidere di non sfruttare il pre-accordo e di lasciare il ragazzo assistito da Guido Gallovich libero di firmare per la Salernitana, che su di lui ha messo gli occhi da tempo. Dopo aver fatto tanta gavetta nelle categorie inferiori, tra Legnago e Pordenone, comunque sempre vicino casa, nel 2016/17 l’esterno offensivo originario di Zevio ha fatto il “salto” tra i professionisti. La sua avventura con il Siracusa, all’epoca guidato da Sottil, si è rivelata estremamente positiva.
I siciliani, neopromossi in terza serie, anche grazie al suo apporto (6 gol e 8 assist in 32 partite) hanno disputato un’ottima annata, raggiungendo i play off. Valente è stato poi ingaggiato dalla Sambenedettese, con cui ha raggiunto nuovamente gli spareggi promozione (i marchigiani sono stati eliminati da quel Cosenza, che avrebbe poi centrato l’accesso in B). Pur senza trovare la via del gol con continuità, Valente si è comunque segnalato come uno degli elementi più interessanti (6 assist all’attivo per lui) del team guidato prima da Moriero, poi da Capuano, quindi nuovamente dall’ex di Roma e Lecce.
Come dicevamo, grazie ai buoni uffici tra Salernitana e Sambenedettese, a Valente potrebbe essere data ora la possibilità di confrontarsi con una categoria superiore, la Serie B, con cui non si è mai cimentato. La sua storia, non solo per le origini veronesi, ricorda da vicino quella di un ex granata, Andrea Nalini, che è riuscito a compiere la scalata dai Dilettanti (con la Virtus Vecomp) alla Serie A (col Crotone), passando per l’esperienza maturata con la Salernitana. Inutile dire, che Valente spera di emulare quanto di buono ha fatto il conterraneo.