Sono tre le video guide che Invitalia ha appostato sul proprio sito il 12 giugno 2018.
Con il commento video audio gli esperti d’Invitalia forniscono, in ordine sistematico, i tempi e passi da seguire per:
- 1 Come presentare la domanda
- 2 Cosa inserire nel business plan
- 3 Come ottenere le agevolazioni
L’ascolto del video facilita l’apprendimento di notizie pratiche.
Oltre le risposte a domande ricorrenti fornite con le FAQ, già presenti sul sito, vengono chiarite lì per lì, nozioni e passaggi importanti per non commettere errori nella presentazione della proposta d’impresa, da trasmettere solamente on line, con posta elettronica certificata e firma digitale.
Seguire il tutorial è utile, sia per coloro che vogliono intraprendere adesso una nuova attività imprenditoriale, ma anche per quelli che hanno già presentato le domande e desiderano approfondire, o avere conferma, sui passaggi successivi per il proprio progetto d’impresa.
Le pagine delle video guida sono fatte con animazione e presentazione in PowerPoint con menu a discesa e permettono di ascoltare e leggere le fasi da seguire e le istruzioni sulle quali potersi soffermare e approfondire.
Particolare attenzione va posta sul secondo video che schematizza l’importanza attribuita alla valutazione e credibilità del business plan, da redigersi sempre in maniera dettagliata.
Nella stesura del progetto imprenditoriale particolare attenzione va posta all’analisi del mercato di riferimento. Bisogna individuare e dettagliare la tipologia di clienti ai quali si ritiene di poter fornire i propri prodotti o servizi, con indicazione delle fonti e i dati che hanno permesso di valutare il mercato di attinenza.
Va spiegato bene il vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti che operano nella stessa zona e sottolineato quali sono gli elementi d’innovatività e i benefici che il proprio prodotto può apportare ai potenziali clienti.
Il piano di attività dev’essere redatto su base triennale. Occorre chiarire quali sono gli obiettivi di vendita. Indicare la quantità e i prezzi di cessione del proprio prodotto o servizio, specificare il fatturato previsto per la sua attuazione, evidenziare i costi di gestione necessari per realizzare il progetto d’impresa e la copertura di tali spese.
Il nuovo incentivo “Resto al Sud” previsto per gli imprenditori under 36 che hanno residenza nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia è conosciuto da tanti, ma sono ancora molti coloro che possiedono un’idea d’impresa e a tutt’oggi non hanno ancora inoltrato la domanda.
Attualmente c’è ancora chi si chiede come funziona questo incentivo che ritiene comunque interessante, per realizzare la propria idea imprenditoriale o proporla a conoscenti o familiari.
Per accedere ai benefici previsti di questa legge è sicuramente utile visitare il sito d’Invitalia che permette di leggere, e ora anche di vedere e ascoltare, con le video guida, tutte le notizie utili per avviare un’iniziativa d’impresa e ottenere un contributo a fondo perduto del 35% e un finanziamento bancario del 65% a tasso zero, da restituire in otto anni.
I fondi stanziati (1,25 miliardi di euro) sono disponibili ancora per molti. La presentazione della domanda è sempre possibile e non c’è scadenza.
Invitalia esaminerà le domande in ordine cronologico di presentazione e darà assistenza anche dopo l’inoltro della domanda, permettendo d’integrare e precisare laddove fosse necessario.
Entro due mesi dalla presentazione dei progetti, Invitalia risponde in merito all’iniziativa imprenditoriale e, se va tutto bene, il proponente è convocato dagli esperti del soggetto gestore, nella sede di Roma o sentito tramite collegamento Skype, come sta accadendo in questi giorni.
L’importo del beneficio va da 50.000 euro per le iniziative presentate da un unico soggetto e fino a 200.000 euro per le ipotesi di associazione tra più soggetti.
Possono presentare la domanda le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali e le società cooperative. Per le forme societarie vi è la condizione che i soci, che non hanno i requisiti, non devono superare 1/3 della compagine sociale e non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti.
La presentazione della domanda va fatta con chiarezza e senza fretta. La cosa importante è predisporre bene il progetto e seguire le istruzioni con molta attenzione.
La normativa di “Resto al Sud” consente di completare il progetto d’impresa con tempi ragionevolmente congrui. Sono concessi, infatti, 24 mesi dal provvedimento di concessione, ovvero dalla data di approvazione dello stesso, comunicata da Invitalia, per comprovare di essere operativi nello svolgimento dell’attività intrapresa.
Prima di chiudere questo breve excursus sui benefici concessi dalla normativa di “Resto al Sud”, una risposta a quanti si chiedono: cosa accade se decido volontariamente di cessare l’attività, prima che siano trascorsi cinque anni dal completamento del programma di spesa e, comunque, prima della completa restituzione del finanziamento bancario?
In tali casi, il soggetto gestore (Invitalia) dispone la revoca delle agevolazioni concesse.
La risposta non la si legge nelle FAQ ma è specificata nella circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 00033, punto 13.1, lettera f.
La domanda non è ricorrente ma alcuni, forse più responsabili, se lo son chiesto. Nulla d’irreparabile ma la restituzione di quanto ricevuto sussiste.
Per coloro che sono veramente interessati non resta che accedere al sito Invitalia. Leggere e ascoltare quanto necessita per presentare la domanda e realizzare la propria idea imprenditoriale, con un corretto progetto d’impresa.
Per i tutorial cliccare su video guida.
Per le domande ricorrenti le FAQ.
Per altri approfondimenti si rinvia alla pagina Invitalia.
Io resto al Sud insieme a pierino…