Dalle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza presenti in zona, i Carabinieri stanno tentando di estrapolare qualcosa, anche se lontane dall’abitazione di via Fratelli Rosselli dove Giampiero abita con la sua famiglia, papà Alberico, mamma Carmela e nessun fratello o sorella.
Qualcosa dalle telecamere pare essere venuto fuori e sono ora al vaglio degli inquirenti. Sono state ascoltate nella giornata tra lunedì e martedì il primo cittadino Martino D’Onofrio, probabilmente anche qualche consigliere comunale che ad oggi preferisce non rilasciare nemmeno dichiarazioni in merito all’episodio, le persone vicine e i familiari del 29enne di Macchia di Montecorvino, presidente del Forum dei Giovani e collaboratore stretto del neo primo cittadino.
Le indagini hanno fatto il loro corso anche durante la giornata di ieri, le Forze dell’Ordine stanno battendo tutta la zona di Montecorvino Rovella e fanno sentire la loro presenza sul territorio.
In paese tutto tace e sembra che nessuno voglia parlare dell’accaduto, tutti convinti di un’unica cosa: Giampiero è un bravo ragazzo, di famiglia umile e per bene e mai nessuno avrebbe immaginato un gesto così orribile e devastante nei suoi confronti. Eppure nessuno vuole parlare o “denunciare” qualcosa. Il giovane avvocato si appoggia anche in uno studio a Salerno per seguire alcuni decreti ingiuntivi con un commercialista del posto, ma a quanto pare potrebbe non c’entrare nulla nemmeno la pista professionale. Ma una cosa è certa, l’obiettivo era proprio Giampiero, che adesso dovrà affrontare la vita senza le mani. I dubbi sono ancora tanti e dalle indagini non trapela nulla, se non qualche piccolo dettaglio. Dopo aver sequestrato tutti i personal computer del giovane e anche il cellulare, si sta indagando probabilmente proprio su qualche episodio della vita personale del ragazzo che potrebbe aver “innescato” la rabbia di qualcuno a lui vicino. Ma per adesso il silenzio è d’oro o almeno la fa da padrone.
Fonte Le Cronache