Chiara, classe 1990 e originaria di Salerno, è risultata vincitrice spuntandola su tantissime candidature e superando un rigoroso processo di selezione che ha coinvolto più di 40 atenei italiani e tre grandi aziende – Acea, Leonardo Company e Terna. La commissione esaminatrice del Premio, presieduta da Stefano Lucchini e Lella Golfo, ha individuato i corsi di studio in Ingegneria Elettrica, Elettronica e Aerospaziale per assegnare la Mela d’Oro a tre brillanti neolaureate con il massimo dei voti.
Chiara Amato, laureata a luglio del 2017, è arrivata prima in Italia per l’Ingegneria aerospaziale grazie ad una tesi sulle problematiche di interazione con l’atmosfera durante il rientro delle navicelle spaziali, lavoro in cui l’hanno seguita come relatori i professori Luca D’Agostino dell’Università di Pisa e Marco Panesi dell’University of Illinois (USA). Dopo la laurea Chiara Amato è volata in America e ora sta studiando per conseguire dottorato di ricerca all’Università del Minnesota, Minneapolis-St. Paul (USA), dove è entrata a far parte del gruppo di ricerca del National Hypersonic Research Center.
“Questo riconoscimento ad una nostra laureata ci riempie d’orgoglio – dice il professore Roberto Galatolo, presidente del Corso di studi in Ingegneria aerospaziale dell’Ateneo pisano – a nome di tutti i docenti del corso di studio faccio a Chiara le mie più vive congratulazioni, assieme ai miei migliori auguri per il suo futuro”.