L’Agenzia delle Entrate ha bocciato su tutta la linea il piano di risanamento del Cesena Calcio, che aveva proposto una rateizzazione del debito di 32mln di euro in 20 anni. Era il documento indispensabile per cercare di iscriversi al prossimo campionato di B dopo la salvezza ottenuta sul campo. Settantotto anni di storia bianconera potrebbero scomparire: si va verso il fallimento, con i libri in tribunale.
Il presidente Giorgio Lugaresi- figlio dello storico presidente Edmeo- ha inviato una lunga lettera drammatica dove si è detto disperato (“Una sconfitta insopportabile”) per dipendenti e collaboratori che perderanno il lavoro. Elenca gli imprenditori che lo hanno aiutato e tutti quelli che non l’hanno fatto. E’ deluso del sindaco e lancia accuse a chi ha preso la decisione che rischia di portare il Cesena al fallimento.
In società non mollano e il direttore finanziario Christian Dionigi – parlando al Corriere Romagna- prova a trovare uno spiraglio: “L’Agenzia delle Entrate sostiene di essere, tra i tutti i creditori coinvolti nel nostro piano di ristrutturazione fiscale, il meno garantito. In particolare per i primi 5 anni, in quanto noi abbiamo dato loro garanzie fideiussorie dal sesto al ventesimo anno. Adesso proporremo un’integrazione, la più efficace possibile, per riuscire a sanare la nostra posizione e a fornire all’Agenzia delle Entrate le ulteriori garanzie di cui necessita. E’ l’ultimo nostro sforzo: speriamo che sia vincente”.
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