Il nuovo lavoro della regista, che arriva dopo Queen Kong cooprodotto con la Nappi, è stato realizzato con musiche di Bello Figo, Luci della Centrale Elettrica e Heroin in quel di Tahiti.
Il titolo è chiaro, ISBN, Io Sono Valentina Nappi ed è incentrato ovviamente sull’attrice; la trama è semplice: Valentina giunge a Roma nello studio di un artista che non conosce ma accetta di ospitarla e li, rimasta sola, la raggiungerà il suo amante, e insieme consumeranno una serie di amplessi.
La regista, in questo corto, fornisce uno sguardo sulla sessualità femminile come desiderio autonomo e selvaggio della donna, contrapposta a una visione che vede tale sessualità come solo funzionale alla soddisfazione della libido maschile.
Del resto, la Stabrini, ha fatto parte del gruppo di videomakers autofinanziato “Le Ragazze del Porno” realizzando corti pornoerotici ispirandosi al progetto Dirty Diaries della regista indipendente svedese Mia Engberg.
Lo slogan del gruppo era “Difendi il tuo diritto di essere arrapata”.
Per la pornodiva Valentina Nappi, invece, questi due corti rappresentano un tentativo di raffinare in un certo senso il porno in sé, di riportarlo nei cinema, insomma, nella vita culturale.
Con questo lavoro, si tenta anche di rispondere alla domanda: “può il sesso diventare narrazione”?
Giovedi prossimo 28 giugno, la proiezione del corto si terra’ alle ore 21 al Metropol di Cava de’ Tirreni, e in sala saranno presenti sia la Nappi che la regista.
Il cortometraggio è stato presentato fino ad ora solo nelle città di Milano, Bologna e Roma, quindi la cittadina metelliana e tra le prime in Italia a dare spazio a una proiezione del genere.