Appello e pena sospesa per M.L., il 46enne di Torrione incastrato dagli inquirenti nel luglio dello scorso anno con ventiquattromila file pedopornografici contenuti nell’hard disk del suo computer.
Ieri, davanti ai giudici della Corte d’appello del tribunale di Salerno, l’uomo, assistito dall’avvocato Francesco Oliveto, dopo aver reso delle dichiarazioni spontanee, ha rinunciato ai motivi di appello e ha concordato la pena con il procuratore generale arrivando ad un anno e quattro mesi di reclusione (in primo grado era stato condannato ad un anno ed 8 mesi) per le accuse di detenzione di materiale pornografico realizzato utilizzando minori, accusa aggravata dall’ingente quantità e per pornografia virtuale, per i cartoni animati a sfondo pedofilo.