Collaborativo e capace, nonostante il suo stato fisico e psicologico, di rispondere a tutte le domande degli inquirenti. Giampiero Delli Bovi, l’avvocato 29enne di Montecorvino Rovella che ha perso l’uso delle mani nell’esplosione di un pacco bomba a lui indirizzato, ieri pomeriggio, dopo il via libera del personale sanitario dell’ospedale di Via San Leonardo e del team di psicologi che lo sta seguendo, è stato ascoltato dal pm Katia Cardillo della Procura di Salerno e dal magg. Alessandro De Vico dei Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo di Salerno. Nel corso dell’interrogatorio sono stati affrontati tutti gli argomenti essenziali che riguardano il caso. Insieme agli inquirenti, il 29enne ha ripercorso i giorni precedenti l’attentato, ha raccontato degli impegni professionali, del rapporto con alcuni clienti dello studio e della sua vita privata. Il contenuto della conversazione tra Delli Bovi e gli investigatori è ovviamente riservato, ma quanto emerso sarebbe molto interessante ai fini del prosieguo delle indagini. Delli Bovi avrebbe fornito elementi utili agli inquirenti che avrebbero già dato un indirizzo preciso alle indagini. Si scava nella vita privata del ragazzo, si cerca tra le sue conoscenze recenti, senza però tralasciare i rapporti lavorativi, cercando il responsabile dell’attentato anche tra i clienti dello studio legale. Un filo potrebbe unire le due sfere, privato e professionale, e potrebbe aver generato il rancore di chi ha indirizzato quel pacco bomba a Delli Bovi. Un ordigno ad innesco complicato da progettare e da confezionare. Non è da escludere che nei prossimi giorni possano arrivare novità interessanti.