La Salernitana gli propone, invece, due anni con opzione per il terzo, così da spalmare lo stipendio percepito dal calciatore su più anni di vincolo. Nei prossimi giorni il diesse Fabiani incontrerà i rappresentanti dell’entourage di Sansone (seguito dallo studio legale Paone), per mettere al loro posto gli ultimi dettagli.
E così l’ex Bari, dove ha giocato assieme ad Alessandro Rosina nel 2015/16, ripartirà da Salerno e avrà ancora la possibilità di confrontarsi con la Serie B. In questa stagione, terminata con la retrocessione del Novara, Sansone ha segnato solo 1 gol in 24 partite ed è stato frenato da problemi fisici. Ma in passato il 31enne attaccante originario di Teramo ha fatto vedere cose importanti anche in Serie A tra, Torino, Sampdoria e Bologna, segnando 6 gol in 56 partite.
Sono sicuramente più rilevanti i suoi numeri in Serie B, dove tra Frosinone, Sassuolo (nell’anno della promozione in massima serie dei neroverdi segnò la bellezza di 20 gol), Bologna, Bari e Novara ha segnato 47 reti in 185 gare. Sansone è una punta mobile, ad inizio carriera si è disimpegnato anche da esterno di centrocampo, ma rende al meglio delle sue possibilità quando può agire a ridosso dei calci di punizione.
Mancino, ama partire dalla destra per accentrarsi e cercare la battuta a rete. Ma può giocare anche sull’out sinistro per attaccare il fondo con decisione e, al limite, può disimpegnarsi anche da centravanti, sebbene non sia proprio la fisicità il suo punto di forza. In compenso, l’ormai ex giocatore del Novara è un autentico specialista dei calci piazzati.