Una importante attività che ha consentito di accertare che il titolare di un opificio, da tempo esercitava l’attività di produzione della carbonella senza aver adottato alcun accorgimento utile a trattenere le sostanze inquinanti derivanti dalla combustione della sansa utilizzata per alimentare la fornace ma, anche in assenza di qualsiasi documento utile a poter dimostrare il corretto smaltimento dei rifiuti ed in particolare delle ceneri e delle altre tipologie di rifiuti prodotti dal ciclo di lavorazione che, tra l’altro, avveniva in locali fatiscenti e pericolanti.
Una circostanza che determinava l’immediata richiesta di intervento dell’Ufficio tecnico comunale al fine di verificare la stabilità e la regolarità urbanistica della struttura. A seguito del controllo, il personale intervenuto, accertava che i residui della combustione ed in particolare le ceneri non venivano rimosse ma, rimanevano stoccate all’interno della vecchia fornace, contribuendo in tal modo a realizzare un deposito incontrollato di rifiuti speciali per i quali al fine di determinarne la esatta pericolosità veniva anche richiesta la caratterizzazione da parte dell’Arpac.
Una verifica necessaria, poiché la combustione, anche con i migliori accorgimenti, provoca l’inquinamento dell’atmosfera ad opera dell’anidride carbonica, di ossidi di azoto e zolfo, polveri ed idrocarburi aromatici policiclici, con conseguente rischio per la salute umana. Al termine dell’attività ispettiva il personale operante, preso atto dell’assenza della documentazione autorizzativa, e dell’assenza della documentazione utile a dimostrare il regolare smaltimento dei rifiuti prodotti, considerato il diffuso fenomeno di inquinamento, procedevano al sequestro dell’intero opificio e delle aree di pertinenza presenti su una superficie di circa 1500 mq. ed alla contestuale denuncia alla Autorità Giudiziaria dell’imprenditore per illecito smaltimento di rifiuti e realizzazione di un deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi, emissioni di fumi in atmosfera in asseza di autorizzazione ed altre violazioni ambientali. Si ricorda ai cittadini che per informazioni o segnalazioni è possibile contattare Associazione Accademia Kronos alla mail aksalerno@libero.it