In particolare, questa mattina a Roma, presso la sede del Comando Carabinieri Tpc, è stata data esecuzione al provvedimento di restituzione in favore del ministero dell’Antichità della Repubblica d’Egitto relativo a circa 23.000 monete in bronzo e argento antiche di varia tipologia e di 195 reperti archeologici di epoca compresa tra il predinastico e il periodo tolemaico, di inestimabile valore quali maschere funerarie, anfore, pettorali dipinti su garza, sculture lignee, bronzi, statuette di Oshabti, coperchio di sarcofago, oggetto di scavo clandestino nel sud dell’Egitto.
Il provvedimento di restituzione è stato eseguito alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Corrado Lembo, e del Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Fabrizio Parrulli.
A rappresentare in questa occasione il ministero dell’Antichità della Repubblica d’Egitto l’ambasciatore, S.E. Hesham Badr; il Professore Mohamed Ezzat, Dirigente Procuratore presso il Gabinetto del Procuratore Generale egiziano, (con il quale – come si legge in una nota – vi è stata “piena collaborazione”) e il professore Moustafa Waziry, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità in Egitto.
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