In pratica, i forti temporali aumentano la portata sia delle acque dei torrenti che quelle delle fognature che tracimano e finiscono direttamente a mare. Non per questo il mare cittadino è pericolosamente inquinato, anzi i dati dell’Arpac assegnano la balneabilità a gran parte del litorale salernitano, tuttavia questi fenomeni rappresentano comunque degli indici non positivi di salubrità del mare salernitano.
Quando non piove – o i fenomeni meteorologici sono di proporzioni contenute – tutti questi reflui arrivano sulla linea di costa dove ci sono 7 pompe di sollevamento che li instradano verso il depuratore alla zona industriale.
Esiste un progetto che risale al 2008 e che costa 7,5 milioni ma per ben due volte è stato bocciato dalla Giunta regionale all’epoca presieduta da Stefano Caldoro I problemi nascono dal fatto che quando la città si è sviluppata a Est furono intubati tutti i corsi d’acqua E così convivono acque nere e bianche L’intervento prevede invece uno sdoppiamento della rete idrica In questo modo non ci sarebbero contraccolpi biologici e visibili
Fonte La Città in edicola mercoledì 27 giugno