L’ospedale per il bambino rappresenta il distacco dalla propria casa, dalle proprie abitudini, dai propri punti di riferimento, oltre che il contatto – forse per la prima volta – con la malattia, con la sofferenza personale e con il dolore degli altri. L’obiettivo dei 15 ragazzi è far sentire i piccoli ammalati “come a casa”, perciò hanno deciso con questo piccolo gesto di inaugurare una serie di iniziative finalizzate a minimizzare i disagi di natura psichica cui sono soggetti i bambini ricoverati in ospedale rendendo gli ambienti dei nosocomi accoglienti e colorati, in grado di rispondere alle esigenze di gioco e di espressione dei piccoli. Ecco i nomi dei 15 “colleghi di lavoro”: Alessandro Palmieri, Alfonso Villani, Annalisa Landucci, Antonella Ruggiero, Antonella Senatore, Debora Carlucci, Marco Romano , Mario Blasio, Mario Mazo, Matteo Vicidomini, Raffaele Coppola, Raffaele Tafuri, Ryzhanovich Aliaksandryna, Salvatore Fausto e Sara Iannone.
“I bambini sono i nostri maestri di vita – afferma uno di loro, ovvero Mario Mazo – . E’ grazie ai piccoli, al momento magico della loro nascita, alla semplicità dei loro gesti, alla sincerità delle loro parole che ci rendiamo conto dell’importanza di ogni vita umana. Qualsiasi posto è più luminoso se al suo interno c’è un bambino che sorride!”. “Il nostro obiettivo – concludono i 15 ragazzi – è illuminare le stanze di tanti altri ospedali attraverso il sorriso dei bambini che vi sono ricoverati. Rinnoveremo periodicamente questa nostra iniziativa e speriamo che questo nostro gesto funga da sprono per tantissime altre persone che hanno la possibilità di fare altrettanto in altre zone d’Italia”