Il concerto si è chiuso con tre momenti celeberrimi tratti dall’ultima giornata della Tetralogia, Il Crepuscolo degli Dei (1876): il primo è la maestosa Alba che saluta l’unione di Sigfrido con Brünnhilde e il viaggio di Sigfrido sul Reno, itinerario dell’eroe verso il suo tragico destino; il secondo è la Marcia funebre di Sigfrido, che riassume la “vita dell’eroe” ucciso a tradimento dal perfido Hagen; il terzo è la scena dell’Immolazione finale di Brünnhilde, la quale si brucia, dopo aver compianto Sigfrido, sancendo la fine del tempo degli Dei.
Tristano e Isotta chiuderà anche il festival il 25 agosto, a sigillo di una tradizione che innesta però, sulla trama dei concerti sinfonici, anche un ricco programma di danza e di jazz.
Sul palco di Villa Rufolo assieme ai 102 elementi della Philharmonia Orchestra di Londra, le straordinarie voci delsoprano Michelle DeYoung e del baritono James Rutherford al loro debutto nella Città della Musica.
L’avventura della 66esima edizione del Ravello Festival continuerà fino al 25 agosto con ventisei appuntamenti per un programma artistico che offre al pubblico di Ravello il meglio della scena mondiale: grandi orchestre internazionali e acclamati direttori, nomi storici e autori di ricerca del jazz, compagnie ammiraglie di balletto, coreografi contemporanei e icone intramontabili della danza, contaminazione tra generi diversi, pagine inedite e produzioni speciali che nell’estetica della rappresentazione traggono ispirazione dai grandi temi di sempre, e dalle “questioni” lasciate aperte dal Novecento.
Firmano il programma Alessio Vlad (musica), Maria Pia De Vito (jazz), Laura Valente (danza, tendenze, formazione, mostre e nuovi linguaggi) al terzo anno della loro direzione artistica. Un’offerta culturale resa possibile grazie allo sforzo delle politiche pubbliche della Regione Campania che radica nel sostegno alle eccellenze dell’industria creativa un segmento fondamentale della sua strategia di sviluppo.
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