Il provvedimento scaturisce dai riscontri investigativi raccolti dai militari a seguito della denuncia sporta dalla compagna, una connazionale 24enne, la quale aveva riferito di continue umiliazioni e percosse subite nel corso della loro unione, cui si aggiungevano rapporti sessuali consumati con la forza anche alla presenza del figlio di 3 anni.
Nello specifico, l’uomo, a partire dal 2014, attraverso una serie di comportamenti denigratori della dignità umana, aveva costretto la donna a vivere nel perenne timore di patire aggressioni fisiche e verbali, rendendole dolorosa la convivenza e realizzando nei suoi confronti una condotta di sopraffazione sistematica, anche attraverso violenze sessuali alle quali, in alcuni casi, costringeva ad assistesse il figlio, al fine di mostrargli come venisse praticato l’atto.
Espletate le formalità di rito, il 39enne è stato rinchiuso nel carcere di Fuorni mentre la donna ed il figlio sono stati trasferiti in località protetta.
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