“L’azienda si trova in un limbo giudiziario da quasi un anno e a pagarne le spese sono i lavoratori che non posso attingere ai soldi che gli spettano dall’Inps. Questo senza contare del trattamento di fine rapporto mai ricevuto e delle ultime tre mensilità mai ricevute dalla scorsa estate”. Per questo Vicinanza chiede tempi brevi alla magistratura.
“Vogliamo capire qual è la situazione sul documento di concordato e sull’eventuale ipotesi di fallimento. Sarebbe necessario capire che strategie sta attuando il commissario giudiziale nominato dal Tribunale e perché, vista la grave situazione, tutto pare essersi fermato. Imprenditori e creditori a parte, questa vicenda sta diventando un incubo per chi ha speso una vita intera in quella fabbrica e oggi si ritrova con un pugno di mosche”. Infine, l’appello: “Discutere delle possibilità del passato adesso è inutile. Ma qualcosa deve essere fatto in tempi brevi. Ecco perché sono disponibile sin da subito a dare assistenza ai lavoratori per affrontare in tutte le sedi opportune questa vertenza che va sbloccata”.