La coppia, infatti, aveva prenotato presso un noto Bed & Breakfast della città di Salerno ma giunti sul posto l’amara sorpresa: nessun B&B bensì uno studio legale. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.
Da lì, la ricerca di un altro B&B di fortuna e la prassi per la restituzione dei soldi, dopo la prenotazione effettuata tramite un sito online americano. Con il ritorno della bella stagione, cresce l’allarme truffe per i turisti che decidono di affittare una stanza per qualche giorno, magari per una vacanza lampo, non solo per il rischio di non trovare effettivamente la struttura ma anche per i prezzi che spesso aumentano in maniera inverosimile proprio perchè si tratta di turisti.
Dall’altro canto ci sono poi i titolari delle strutture che offrono pernotta mento e prima colazione preoccupati perchè il dilagante fenomeno che si sta espandendo ormai a macchia d’olio senza una adeguata e innovativa regolamentazione che ne possa permettere la crescita nella trasparenza, con qualità e professionalità.
Gli abusi, soprattutto quando si tratta di Bed & breakfast, sembrano essere all’ordine del giorno ma nessuno sembra volerci fare particolarmente caso. Troppo pochi, infatti, sono i controlli che vengono effettuati da chi di competenza nonostante le numerose sollecitazioni e ciò può solo andare a discapito di chi tenta di svolgere il proprio lavoro con correttezza, trasparenza e professionalità.
Solo recentemente, il presidente del gruppo Alberghi, Turismo e tempo libero di Confindustria Salerno, Luigi Schiavo, ha spiegato che “sempre più spesso i Comuni rispondono ai bisogni di bilancio istituendo o inasprendo la Tassa di soggiorno, aumentando la Tari e le imposte locali che colpiscono sempre e solo le aziende regolari, anziché cercare e censire le attività in nero.
Ne deriva che gli alberghi, gli affittacamere, e i B& b con regolare licenza non solo sono oberati di tanti gravosi adempimenti e tributi, ma pagano le tasse e i servizi anche per i colleghi abusivi”.
“Non sarebbe difficile aggiornare una normativa regionale che tenga conto delle nuove forme di ospitalità nel rispetto della legalità e dei bisogni so ciali ed economici dei territori e incentivare le Amministrazioni Comunali a governare e non a subire il turismo, assecondando le vocazioni e le culture locali con lo sguardo teso alla programmazione di lungo periodo e non al profitto effimero e contingente”, ha poi spiegato Schiavo.
Fonte Le Cronache oggi in edicola
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