L’impennata del prezzo del petrolio non pesa solo sulla benzina, ma anche sulle bollette di luce e gas che da ieri son diventati più cari, con aumenti del 6,5% per l’elettricità e del 8, 2% per il gas.
Quest’ultima, è una maggiorazione di cui avvertiremo gli effetti soprattutto durante i mesi invernali, ovvero quando riaccenderemo i riscaldamenti. Secondo l’Autorità per l’Energia una famiglia spenderà in media per la luce 537€ l’anno, 24 in più; mentre per il gas, oltre i 1000 con un incremento di 21€.
Aumenti che sarebbero stati più consistenti se l’Authority non fosse intervenuta abbassando i cosiddetti oneri di sistema; cioè quelle voci della bolletta che servono a finanziare, per esempio, le fonti rinnovabili e gli sconti alle imprese.
Un risparmio solo momentaneo per noi consumatori perché verrà recuperato con i pagamenti autunnali. La stangata per le famiglie va a sommarsi ai rincari di benzina e gasolio già in atto da un paio di mesi. Una tendenza che potrebbe continuare proprio ora che iniziano le partenze per le vacanze.
Molto preoccupata la Coldiretti, secondo cui. “L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare. Il costo dell’energia si riflette, infatti, in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole, ma anche la trasformazione, la conservazione degli alimenti”.
Gli ha fatto eco il Codacons con il presidente Carlo Rienzi, il quale ha tra l’altro dichiarato: “Il governo deve intervenire sul fronte della tassazione sia sulle bollette, dove la pressione fiscale supera il 40% per il gas, sia per i carburanti, perché il peso delle tasse nel settore dell’energia è diventato insostenibile e incide negativamente sull’intera economia”.
Mentre a Roma continuano incessanti le guerre di potere, le scaramucce, le lotte pseudo ideologiche, la vita reale, impietosa, ci ricorda che il cittadino, le famiglie, le imprese ogni giorno combattono una battaglia che si fa sempre più dura, con un lento, incessante aggravio del costo della vita il quale contribuisce ad allargare quella forbice che, pian piano, senza farcene render nemmeno conto, finirà per minare la nostra stessa coesione sociale.
Tony Ardito, giornalista
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