Quando i poliziotti sono giunti nell’appartamento dell’anziana signora è apparso evidente che non vi era stato alcun furto, la casa era in ordine, la signora ben curata e sul tavolo in cucina c’era del danaro.
Tuttavia gli agenti, con la sensibilità necessaria a coloro che sono impegnati in tal tipo di servizio, hanno tranquillizzato la signora affinché si rendesse conto che nulla era stato asportato visto che sul tavolo c’era ancora il danaro. La nonnina a quel punto ha candidamente confessato di non aver subito alcun furto ma, ritenendo “la Polizia di Stato” vicina aveva chiamato il 113 perché voleva fare colazione e voleva che qualcuno si occupasse di lei.
Con l’affetto che merita tale affermazione, gli agenti le hanno offerto una buona colazione in un bar lì vicino rendendola molto contenta e poi l’hanno accompagnata nella vicina parrocchia di via Centauro dove, il sacerdote che ben conosceva la signora, l’ha presa in custodia con la promessa che avrebbe trovato una persona che potesse farle compagnia. Il sorriso ed i ringraziamenti che la signora ha donato ai poliziotti che sono intervenuti, sono stati, di sicuro, un corroborante per riprendere il servizio di prevenzione e di repressione dei reati.
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