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Salerno: pistola elettrica in dotazione alle Municipali, l’appello al prefetto

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La sperimentazione della pistola elettrica ai corpi delle Municipali della provincia di Salerno. A chiederlo al prefetto Salvatore Malfi è Angelo Rispoli, segretario generale della Csa provinciale.

“Sarebbe positivo essere nel progetto pilota voluto dal Viminale”, ha spiegato Rispoli.

“D’altronde la provincia salernitana è una delle più vaste in Italia, con gli agenti dei corpi Municipali sempre chiamati a interventi tesi a garantire l’ordine pubblico. Non è un atteggiamento populista, ma anzi si può e si deve discutere di qualcosa che può solo far bene sull’aspetto della sicurezza.

Non dimentichiamoci che ci sono città nel Salernitano dove gli agenti a volte non superano il numero delle due unità. Come si fa a garantire la tranquillità ai residenti? La pistola elettrica darebbe anche più sicurezza agli stessi lavoratori”.

Tuttavia, non mancano le polemiche: “Se da un lato il Governo doterà gli agenti municipali della polizia elettrica, dall’altro lato non possono accedere allo Sdi, il Sistema d’indagini che è la banca dati delle forze dell’ordine. Non parliamo poi della mancanza di tutele che, invece, ad altri lavoratori impegnati nel garantire la sicurezza dei cittadini sono riconosciuti”, ha spiegato Rispoli. “Ecco perché dal Governo ora ci aspettiamo un altro segnale. A partire dai concorsi pubblici che prevedano nuove assunzioni”.

Infine, la stoccata sul Comune di Salerno: “La Notte Bianca, sotto il piano operativo, si è svolta nel migliore dei modi. Ma tutto solo e grazie all’impegno della Municipale, che dopo la mezzanotte di domenica ha operato con circa otto unità per garantire la sicurezza di tantissime persone presenti agli eventi organizzati. Se questo è l’anticipo d’estate significa che stiamo messi male”.

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