La complessa attività investigativa è stata svolta dalla Sezione di Salerno della polizia postale e delle Comunicazioni a seguito di segnalazione del Tribunale per i minorenni di Salerno relativa alla presenza nel web di un profilo Facebook, in uso ad una minore salernitana, contenente immagini di natura pedopornografica.
Le indagini hanno così consentito di scoprire un gruppo di circa venti persone che mediante le chat di Messanger e di WhatsApp hanno adescato la vittima per produrre materiale pedopornografico.
Le attività eseguite nei confronti di tredici salernitani, quattro napoletani, un calabrese, un lombardo, un trentino e un sardo hanno confermato quanto ipotizzato durante le indagini, consentendo di denunciarli per il reati di detenzione, produzione di materiale pedopornografico, prostituzione minorile e il sequestro di numerosi supporti informatici.
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