Al governatore hanno chiesto «l’urgente definizione della vicenda della Fonderia Pisano e la sua più celere delocalizzazione». È un appello alla «sensibilità» del governatore perché «grande è la preoccupazione nostra e dei cittadini di Baronissi e Pellezzano» dicono Valiante e Morra.
I toni sono pacati, ma il concetto è chiaro: «La mancata definizione della vicenda si ripercuote sui nostri territori dove forte e costante è la preoccupazione,numerose sono le segnalazioni dei residenti per i miasmi prodotti dall’industria e dove tutti questi problemi si rivelano un freno per lo sviluppo locale».
Insomma, al governatore chiedono «un ulteriore sforzo» per definire la questione e «individuare collegiali e concordati interventi che, salvaguardando i livelli occupazionali, tutelino in via assoluta la salute pubblica dei cittadini e l’ambiente, che consenta a noi sindaci di partecipare attivamente e accompagnare con spirito di coesione istituzionale le azioni di pianificazione indispensabili per il rilancio di un’area cerniera tra la città capoluogo e la Valle dell’Irno».
Martedì 17, dal consiglio generale della Comunità montana Vallo di Diano arriverà un nuovo «no» all’opificio