Ma che Salernitana sta nascendo a poche ore dalla partenza del ritiro e dopo i primi volti nuovi con la maglia granata sulle spalle? Presto per esprimere giudizi come risulta azzardato parlare di campagna acquisti non entusiasmante. L’intento è quello di portare a Salerno giocatori bravi e motivati. Il curriculim o i buoni uffici stampa non servono a Colantuono.
Nella mente abbiamo sempre l’esempio Cittadella che ha speso poco e bene arrivando ai play off e non a caso e il Bari che ha speso tanto e male ed ora si ritrova sul baratro e con la bocciatura della Covisoc assieme a Cesena ed Avellino.
A volte è sufficiente andare oltre il nome per rendersi conto se una operazione di mercato vale oppure no. In B non ci sono trattative sul modello Cristiano Ronaldo o Nainggolan per fare qualche nome e citare club come Juventus e Inter. In B si lavora con poche risorse, ad eccezione delle squadre retrocesse dalla A ma con il paracadute.
Ecco dunque che bisogna fare le mosse giuste e non farsi prendere la mano perché non sempre l’erba del vicino è più verde. L’esempio arriva dalla vicenda Djuric. Ottimo giocatore, curriculum importante ma in carriera non è mai andato oltre i 7 gol. A questo punto viene da se la domanda. Ma al netto di un Djuric che non ha mai raggiunto la doppia cifra non sarebbe melio dare fiducia a Bocalon che, pur non avendo un curriculum a cinque stelle, al suo primo anno di B ha realizzato 10 gol con la maglia della Salernitana?