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Furti d’auto nel salernitano: ecco come agivano gli specialisti

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Il modo per mettere a segno i colpi era sempre lo stesso per entrambi i gruppi. I ladri raggiungevano la Piana del Sele con auto di appoggio noleggiate, individuavano la vettura da rubare, scassinavano la serratura e con l’utilizzo di centraline sbloccanti, facevano partire il motore.

Fiat, per lo più, che poi, arrivate a Secondigliano e Scafati, venivano fatte a pezzi ed i ricambi rivenduti online. La due bande, una proveniente dall’agro e l’altra dal napoletano, non avevano messo in conto che a monitorare il traffico in autostrada c’è il sistema di rilevamento delle targhe.

Raccolte le prime denunce i carabinieri del maggiore Erich Fasolino, hanno incrociato i dati registrati dal sistema: confrontando i passaggi delle auto rubate, hanno notato che a precederle o seguirle erano sempre vetture noleggiate. Intercettati, poi, i telefoni degli indagati, si sono ricostruiti tutti i movimenti.

Gli arrestati, che nelle prossime ore compariranno davanti al gip, tutti ai domiciliari, sono otto. Ieri mattina, nel corso delle perquisizioni, i carabinieri hanno anche ritrovato a casa di uno degli indagati delle centraline universali per sbloccare le auto.
Fonte LIRATV.com

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