PROBLEMI
L’orientamento sarebbe dettato innanzitutto dal mancato rispetto dei termini di consegna della fideiussione, che scadevano alle 19 di lunedì. Proviamo a ricostruire quei momenti concitati. Dopo un’affannosa ricerca di garanzie alternative alla chiacchieratissima fideiussione della Finworld, alle 19.30, dunque già fuori tempo massimo, l’Avellino avrebbe annunciato alla Covisoc l’invio delle garanzie – «disgiunto dal ricorso» – direttamente dalla società di intermediazione finanziaria
. Una modalità già di per sé anomala, che sarebbe stata tollerata comunque, se la fideiussione non fosse arrivata qualche ora dopo, per qualcuno addirittura il giorno seguente. Se questa ricostruzione fosse esatta, per l’Avellino ci sarebbero davvero poche speranze. Se ci aggiungiamo le perplessità sulla validità di una fideiussione emessa – nel momento in cui la presenta l’Avellino – da una società già sospesa dalla Banca d’Italia, la fiducia crolla.
GUERRA DI RICORSI
Se al club di Taccone verrà negata l’iscrizione, diventeranno tre i club saltati in Serie B. Un primato tristissimo, che aprirebbe le porte della serie cadetta al ripescaggio di tre piazze prestigiose: Catania, Novara (riammesse in gara dopo il ricorso vinto dai piemontesi) e Siena. Con le prime due praticamente appaiate in testa alla graduatoria (non ancora ufficiale). Resterebbe fuori la Ternana, che non a caso ha già annunciato ricorso contro la decisione del Tribunale federale che ha premiato il Novara (contro cui ricorrerà anche la Procura).
In C nessuna sorpresa, Lucchese e Cuneo dovrebbero aver strappato l’iscrizione, come quei club che avevano lacune infrastrutturali. Ripescaggi aperti fino alle 13 di venerdì 27”. Questo quanto analizzato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”