Il pakistano, già residente nel comune di Sarno (SA), munito di regolare permesso di soggiorno, era considerato una minaccia per la sicurezza dello Stato poiché ritenuto capace di agevolare, in vario modo, organizzazioni o attività terroristiche, anche internazionali. Infatti era sospettato di essere inserito in un network operativo composto da soggetti noti per aver assunto posizioni religiose radicali di fede sciita e coinvolti in attività ricognitive propedeutiche allo svolgimento di azioni violente ed inoltre risultava intraneo ad una organizzazione dedita allo spionaggio e collegata alle milizie iraniane, volta alla realizzazione di atti terroristici sul territorio italiano.
Le attività investigative condotte dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dalla DIGOS della Questura di Salerno, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della locale Procura della Repubblica, volte alla localizzazione ed al rintraccio del pakistano, non avevano consentito l’individuazione dell’extra comunitario in questa provincia, dalla quale lo stesso si era allontanato dalla scorsa estate, facendo perdere le proprie tracce.
Tuttavia le indagini hanno permesso di individuare sia l’abitazione presa in fitto a Sarno (SA) che alcuni soggetti con i quali era risultato essere stato in contatto in quel territorio.
Non appena sbarcato dall’aeromobile proveniente dalla Turchia al pakistano, bloccato in area sterile dell’aeroporto di Napoli, sono stati notificati il provvedimento del Ministro dell’Interno ed il decreto di revoca del permesso di soggiorno emesso dal Questore della Provincia di Salerno in data 23.10.2017 e, allo stesso tempo, si è provveduto a ritirargli i documenti italiani in suo possesso (carta di identità rilasciata dal comune di Sarno (SA) e permesso di soggiorno revocato).
Espletate tutte le formalità allo straniero è stato notificato un respingimento alla frontiera, e, contestualmente, è stato riaccompagnato a bordo del medesimo aeromobile con il quale era giunto in Italia, ripartito poi alla volta di Istanbul.
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