Sul Belvedere di Villa Rufolo è andato in scena un doppio concerto con due parti molto diverse tra loro: Stefano Battaglia,Theo Bleckmann e Michele Rabbia, nella loro “Four Quartets”, produzione originale che ha tratto ispirazione dai “Four Quartets” del drammaturgo inglese T.S. Eliot, hanno proposto un mix di ricercatezza vocale e tecnica sopraffina.
Nella seconda parte spazio a Django Bates e al suo trio Belovèd formato dal bassista svedese Petter Eldh e dal pittorico batterista danese Peter Bruun per un’ora di jazz ispirato e frizzante. Al Ravello Festival Bates ha portato molti dei brani contenuti nel suo ultimo lavoro “The study of touch”, nel quale continua la sua avveniristica rivisitazione/ricostruzione di brani associati a Charlie Parker. (ph Pino Izzo)