La fake news corre tra un post e l’altro, tra un social e l’altro, si colora di complottismo e a tratti trasuda persino cinismo fuori luogo, “si è rifatta le unghie tra un naufragio e l’altro”, “funziona come Cocoon, dopo 48 ore in acqua sei più bella”. La verità la racconta Annalisa Camilli, giornalista dell’Internazionale che era a bordo dell’Open Arms quando hanno soccorso Josepha: “ha le unghie laccate perchè nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa, serve dirlo?”. A riprova la foto del salvataggio della donna dove chiaramente non ha smalto, nè braccialetti. Ma neanche questo placa l’odio in rete.
“Sulla nave Open arms ci si diletta con lo smalto”, ironizza qualcuno e subito sotto accusa finiscono i volontari di Open Arms ‘colpevoli’ di avere lo smalto a bordo e di aver regalato un attimo di umanità, di normalità e anche di legittima vanità alla migrante.
Fonte ANSA