Jallow, Konè, Micai. Si attende la svolta come si cerca sempre un attaccante mentre il ritiro a Rivisondoli volge al termine.
Su Ceravolo il club ha fatto un pensierino ma l’ingaggio (500 mila euro a stagione) resta troppo alto.
In porta, sfumato Radunovic, il nome inseguito è quello di Micai. L’ex Bari piace a Colantuono ma per sbloccare la fase di stallo si è mosso direttamente Claudio Lotito che potrebbe ingaggiarlo con la Lazio e poi girarlo alla Salernitana. Micai, classe 93, ha molti estimatori, anche all’estero e starebbe per firmare
un triennale a circa 160mila euro a stagione (escluso bonus). Per il ruolo di dodicesimo è spuntato il nome del giovane e promettente Nikita Contini (’95) di proprietà del Napoli, che nelle ultime due stagioni ha difeso i pali del Taranto e del Pontedera. Contini è in ritiro con il Napoli a Dimaro . Rallentamenti a centrocampo per l’ingaggio del possente mediano del Frosinone Mousse Koné (’90).
Il calciatore ha un ingaggio di 400mila euro a stagione e parte di esso avrebbe dovuto pagarlo il club ciociaro. Sembrava fatta ma poi il Palermo ha rovinato i piani della Salernitana
La trattativa Jallow ha invece assunto i contorni della telenovela. L’attaccante gambiano è ancora bloccato in Africa per via della mancanza di un «visto» che gli impedisce di rientrare in Italia.
Oggi se ne saprà di più con l’ex Cesena che, per accettare Salerno, spinge per un trasferimento a titolo definitivo. Per il quotidiano Il Mattino, inoltre, si registra una riapertura della trattativa per Milan Djuric (’90) del Bristol City
Il club inglese avrebbe abbassato le sue pretese. Il Parma ha messo in lista di sbarco Ceravolo ma, nonostante l’incentivo dei ducali alla sua cessione l’ingaggio dell’ex Benevento resta troppo alto
Ma è possibile che la Salernitana non ha il potere economico nemmeno per potere ingaggiare un giocatore svincolato, pur pagando ingaggi a gente tipo Zito e Rosina? Ma chi la gestisce la società, topolino? Sarebbe bello se qualche giornalista ci desse delucidazioni sul reale stato economico della società, visto che tra cessioni di Sprocati e molti altri indizi, la sensazione è che la Lazio stia coprendo molte cose, che a Salerno si vedono solo in forma di operazioni di mercato inspiegabili o di personaggi strani che girano intorno alla squadra. L’unico fattore imponderabile visto a Salerno è la conferma del signor Fabiani.