Il genitore della piccola (seguita da tempo dai servizi sociali nonostante abitasse con la famiglia), intervistato dal Corriere Fiorentino, commenta la vicenda: “Non era mai accaduto prima, altrimenti ce ne saremmo accorti”. “Don Paolo – spiega ancora l’uomo, invalido – portava fuori i nostri figli con la sua auto e loro erano contenti. Nostra figlia si divertiva a fare un giro sulla macchina nuova.
Credevamo di avere un amico, ma ha tradito la nostra fiducia. Lo conosciamo da vent’anni, da quando arrivò a Calenzano. Spesso veniva a cena a casa nostra, ci aiutava anche nelle faccende domestiche”.
In realtà gli episodi di abuso nei confronti della bambina sarebbero stati diversi, come ammesso dallo stesso prete durante l’interrogatorio.
I vicini della famiglia, riporta sempre il Corriere Fiorentino, nel tempo si sarebbero insospettiti delle frequenti visite del religioso, anche in orari serali, che spesso si concludevano con delle uscite in auto. “La nostra vita è piuttosto complicata, per questo per noi don Paolo era una benedizione”, aggiunge ancora il papà della vittima
Fonte TgCom