Per il consigliere comunale di opposizione, Gianpaolo Lambiase (Salerno di tutti-Sinistra italiana) – si legge su Il Mattino – «occorre chiarire una serie di situazioni relative alla realizzazione della rete di fibra ottica in città» anche a fronte di quanto accaduto ieri in corso Garibaldi, nei pressi del Tribunale, dove si è registrato un black out per via dei lavori in corso.
«Ieri mattina – spiega il consigliere comunale – durante i lavori è stato reciso per errore un cavo dell’elettricità che ha causato un black out durato diverse ore e che ha messo in gincchio la città. Non si sa ancora che cosa è sucesso.
«Quello che mi chiedo è chi controlla questi lavori? E soprattutto se la città è già servita da una rete di fibra ottica realizzata tempo fa dalla King Com che senso ha farne un’altra?». Presente sul luogo dell’incidente Lambiase ha subito contattato il comando dei vigili, chiedendo loro, e all’ufficio tecnico di Palazzo di Città, una relazione sull’intervento oggetto del cantiere come anche sull’impresa che ci lavorava.
La società che deve realizzare l’infrastruttura telematica è la Open Fiber. «Qual è il “ritorno economico» per l’ente pubblico, che consente l’uso delle proprie “infrastrutture stradali” a una società per azioni di proprietà della cassa depositi e prestiti e dell’Enel?» chiede e si chiede Lambiase.
Per il consigliere di minoranza va, inoltre, chiarita anche un’altra questione: «La Open Fiber – spiega – utilizza fondi pubblici per creare una rete parallela a quella esistente, mentre per coprire le zone bianche, ossia quelle non servite, il comune ha sottoscritto un’altra convenzione con Infratel. Perché? Credo che sia arrivato il momento di fare chiarezza sull’intera vicenda