Fecero allora un involucro di pasta frolla a forma di conchiglia o cappuccio monacale per ricoprire il ripieno, e misero il tutto a cuocere nel forno. Il dolce riscosse molto successo, e l’eco della sua bontà giunse fino alla città di Napoli, capitale del Regno. Esso prese il nome di Santarosa, in onore della Santa a cui era dedicato il convento. Nel corso dell’Ottocento il pasticcere napoletano Pasquale Pintauro entrò in possesso della ricetta segreta della Santarosa e vi apportò alcune modifiche, introducendo la variante riccia guarnita di crema e amarena.
La pluriennale manifestazione, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco, prenderà avvio la sera dell’1 agosto in Piazza Olmo (ore 21.00) con la presentazione del volume “Sfogliate, sfogliatelle e altri racconti”, nell’ambito della rassegna culturale incostieraamalfitana.it, diretta dal giornalistaAlfonso Bottone.
La sera del 2 agosto ci sarà il percorso gastronomico per le strade del borgo (apertura ore 21.00 a partire da Piazza Olmo), con lo street food e i piatti e i prodotti tipici della cucina locale, che culminerà con la Sfogliatella Santarosa della pasticceria Sal De Riso di Minori.
All’ interno del percorso mercatini di artigianato e la musica del gruppo Allerija.