Il provvedimento scaturisce dalle evidenze investigative raccolte dalla DIA di Salerno, tra il 2014 e il 2017, nell’ambito del procedimento penale riferito all’operazione “Sarastra”, che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata del Consiglio comunale di Scafati, con la conseguente nomina, di una Commissione Straordinaria di recente prorogata nelle funzioni.
Nello specifico, nel corso delle indagini erano emersi rapporti tra l’amministrazione comunale pro tempore scafatese e le 2 imprese operanti su quel territorio, in relazione al perdurante mancato versamento dei tributi dovuti al Comune di Scafati per il tramite della società comunale incaricata del servizio di affidamento in concessione della gestione, riscossione ed accertamento dei tributi comunali, con particolare riferimento all’affissione dei manifesti funebri sul territorio municipale.
Sulla scorta di quanto emerso, il 24 gennaio 2018, la DDA di Salerno aveva emesso l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e contestualeinformazione di garanzia nei confronti degli indagati Angelo Pasqualino Aliberti, Giovanni Cozzolino, Giacomo Cacchione, Giuseppina Ametrano, Alfonso e Catello Cesarano e Nicola Fienga, tutti ritenuti responsabili, in concorso, del reato di abuso d’ufficio, commesso con l’aggravante del metodo mafioso, finalizzato a favorire l’operatività delle due ditte di onoranze funebri, ritenute diretta espressione della locale criminalità organizzata.
Fonte LiraTv