Uno scenario che riporta all’incubo dell’emergenza rifiuti degli anni passati. «C’è il problema di una possibile emergenza. Non siamo garantiti di fronte a una nuova emergenza e non ce lo possiamo consentire.
Se dobbiamo aprire 10 siti di stoccaggio, ne apriremo anche 20». A dirlo il Governatore della Campania Vincenzo De Luca intervenendo in Aula nel dibattito sulla proposta di legge in maniera di rifiuti ed illustrando scenari drammatici.
«Siamo messi in guardia – ha aggiunto – faremo in modo che non si determini un’emergenza», avverte tutti gli attori De Luca. A cominciare dai sindaci su cui minaccia di far valere «il commissariamento se risulteranno inadempienti».
E se la prende in particolare con il capoluogo partenopeo che, sulla differenziata, è lento. Molto lento: «Le principali criticità arrivano da Napoli, che non è andata avanti di una virgola».
Raccolta a singhiozzo dei rifiuti che restano in strada a causa dei turni estivi ma anche per gli incendi di alcuni centri di stoccaggio. Prima a Battipaglia nel Salernitano, poi a San Vituliano e Caivano nel Napoletano. Tre incendi che hanno interessato, in meno di une mese, tre società che stoccano i rifiuti.
De Luca ribadisce in Consiglio che occorrono gli impianti. «Evitiamo problemi di fantasie ideologiche, ma è chiaro che dobbiamo andare avanti, costi quel che costi. La realizzazione di un altro inceneritore in Campania è stata accantonata per varie ragioni che sono economiche prima che sociali», chiarisce l’ex sindaco di Salerno che punta «al 65 per cento di differenziata entro la fine della decima legislatura regionale». Per questo sprona sull’apertura di nuovi impianti di compostaggio.
VIDEO