Si tratta di un accompagnatore, con titolo preso all’estero, che, pur non avendo le carte in regola, si è spacciato per guida turistica a danno della categoria e dei turisti.
“In questo clima di confusione –continua Pietro Melziade– creato dall’assenza di normative chiare per lo svolgimento del lavoro di guida turistica, non si riesce neppure ad identificare chi è effettivamente autorizzato a svolgere la professione. E di questo approfittano abusivi, autisti, accompagnatori che si improvvisano guide. Il lavoro di controllo dei Carabinieri nella situazione che si è creata è importantissimo, ma è interesse di tutti fare chiarezza e riordinare la regole per la professione delle guide turistiche perché casi del genere danneggiano non solo l’intera categoria ma anche la qualità del servizio turistico offerto. Per evitare il ripetersi di questa illegalità –conclude Melziade”.