Per la prima ipotesi spinge la Lega di serie B che vorrebbe un campionato più snello e meno lungo. L’idea di avere 20 club ai nastri di partenza trova d’accordo quasi tutti i presidenti delle società cadette, anche per ovvi discorsi economici. Dividere le risorse dei diritti tv e della mutualità tra meno soggetti consentirebbe ad ogni società di ricevere più soldi.
Giocare meno partite abbasserebbe anche i costi di gestione. Con 38 gare all’anno (e non 42) i club potrebbero pure pensare di allestire organici più contenuti risparmiando qualcosa sul monte ingaggi dei calciatori. Non tralasciando poi il fattore organizzativo perché con quattro giornate in meno si avrebbe un calendario meno fitto di appuntamenti.
L’altra ipotesi prevede il completamento dell’organico a 22 squadre attraverso i ripescaggi. Ce ne vorrebbero tre per coprire i buchi lasciati da Avellino, Bari e Cesena. Ma la partita dei ripescaggi è tutt’altro che semplice considerati i ricorsi di Pro Vercelli, Siena e Ternana contro Novara e Catania. Intanto l’Avellino non si arrende e pensa al ricorso al Tar per la riammissione in serie B. Le speranze di farcela sono poche ma la strada della giustizia ordinaria potrebbe causare lo slittamento dell’inizio del campionato previsto per il 24 agosto. Lunedì 6 agosto, salvo ulteriori spostamenti, sarà pubblicato il calendario di serie B.