A riferirlo, decreto regionale alla mano con tanto di iban della tesoreria comunale e cifra del bonifico, è il sindaco Franco Palumbo al rientro ieri pomeriggio da Palazzo Santa Lucia dopo l’incontro con il presidente Vincenzo De Luca.
La prima tranche di finanziamento è di 430milaeuro, come anticipo sui 530 assegnati complessivi assegnati dalla Regione Campania nella cornice del piano progettuale legato alla Metanizzazione del Cilento.
«Lo sviluppo del Sud passa anche attraverso la realizzazione di quelle infrastrutture che sono indispensabili per assicurare i servizi essenziali ai cittadini e consentire alle aziende di investire sul territorio – sottolinea il primo cittadino – nel nostro caso vi è anche un altro aspetto, e cioè l’accrescimento, attraverso i servizi, dell’appeal turistico perché per una città balneare come Capaccio Paestum avere in dotazione un portfolio di servizi quanto più ampio e competitivo possibile rispetto ad altre località a vocazione turistica si traduce in un solo risultato: economia per il territorio».
Il finanziamento assegnato rientra in un Accordo di Programma Quadro (APQ) fra Regione, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno a valle di un Patto per il Sud strutturato per dotare anche i più piccoli Comuni delle infrastrutture necessarie per la crescita complessive delle cosiddette aree vaste.
«Come siamo abituati a fare – aggiunge Palumbo – abbiamo subito avviato l’iter procedurale propedeutico all’inizio dei lavori e procedere, così, ad una roadmap che possa scandire tempistiche e modalità di esecuzione dell’intervento.
Ai cittadini vanno date risposte – conclude – che molto spesso non sono figlie dell’immediatezza ma della determinazione e della testardaggine di chi crede che fare bene le cose conviene.
E noi crediamo che senza bacchetta magica, stiamo portando avanti, con progettazioni e consegne, interventi lasciati appesi nel limbo dell’inefficienza. Non ultima, via Torricelle che inaugureremo sabato 5 agosto: realizzata in un anno di lavoro a cospetto dei 10 che altri ci hanno messo per non farla mai».