Noi stiamo con chi lavora e, quindi, anche con le lavoratrici ed i lavoratori ambulanti, di ogni nazionalità. Per noi le spiagge sicure sono quelle accessibili a tutte e tutti. Sono quelle con le attrezzature di base per tutta la popolazione e non solo per pochi privilegiati, che consentano a tutti, famiglie, bambine, bambini, anziani, persone con disabilità, di godere della spiaggia e del mare, senza recinzioni, senza ingressi con prezzi assurdi. Per noi le spiagge sicure sono quelle in cui è garantita la pulizia: attività che, tra l’altro, permetterebbe di creare posti di lavoro utili e, questi sì, dignitosi.
Non sono le operazioni di polizia a rendere sicure le nostre spiagge e città. Ci vogliono, invece, luoghi di incontro, socialità, tempo libero. E le spiagge sono uno di questi luoghi. In un territorio in cui gli atti di razzismo non sono ancora troppo diffusi, non capiamo perché creare insicurezza con azioni spettacolari di repressione messe in atto contro i lavoratori e le lavoratrici ambulanti.
Per questi motivi, chiediamo a tutte le cittadini e tutti i cittadini di vigilare contro abusi e episodi di razzismo. Chiediamo di esprimere solidarietà a chi semplicemente cerca di vivere con dignità, seppure in difficoltà. Chiediamo ai Comuni con sensibilità democratica di non piegarsi al clima ostile che il Ministro dell’Interno vuole imporre e di affrontare i problemi concreti del lavoro ambulante, come nel caso di Salerno in cui la vertenza del lavoro ambulante è in stallo.
Invitiamo non solo a vigilare ma anche a continuare la mobilitazione insieme alle lavoratrici e lavoratori ambulanti nella città di Salerno e a partecipare alle iniziative di informazione e auto-tutela collettiva che organizzeremo nei prossimi giorni.
Con il lavoro contro chi semina odio.
Lo scrivono in un comunicato i militanti di Potere al popolo – Salerno