Nel frattempo è stato convalidato l’arresto del nigeriano accusato di tentata violenza sessuale nei confronti della minorenne. L’interrogatorio effettuato dagli inquirenti ha fatto emergere, però, non poche contraddizioni, a cominciare dal fatto che l’uomo abbia poca dimestichezza con l’italiano, tanto da rendere necessaria la presenza di un interprete per tradurre alcune sue affermazioni.
Il 39enne, inoltre, ha sostenuto di essere stato accerchiato ed essere stato lui stesso vittima di un’aggressione. Una versione non accettata dall’accusa, che ribadisce la versione delle ore successive, secondo la quale la ragazza sarebbe stata palpeggiata nelle parti intime dall’uomo.
LE PAROLE DELLA 14ENNE. La stessa minore è intervenuta pubblicamente per ribadire quanto già dichiarato dinanzi alla polizia: «Ho subito io quelle cose e non penso che vada a raccontare cose così, perché così mi dice la testa – spiega la 14enne – Devo ringraziare mio cugino, che era con me in quel momento ad aiutarmi, altrimenti non so dove sarei stata in questo momento».
Il riferimento è al giovane parente della vittima che, accortosi di quanto stesse avvenendo, sarebbe intervenuto in sua difesa: «L’extracomunitario si è avvicinato a me abbracciandomi da dietro e cominciando a toccarmi – prosegue il racconto – mio cugino di 12 anni ha avuto la forza di levarmi dalle sue braccia».
È la cronaca della colluttazione che, a detta dei due giovani, si sarebbe verificata di lì a poco: «Però – conclude – l’extracomunitario l’ha tirato facendogli un graffio sul braccio». Graffio giudicato guaribile in sette giorni.