E’ Francesco Maiorano il Presidente dell’U.R.MA.C. (Unione Regionale Macellai Campani) ad alzare la voce, nei confronti di quelle Amministrazioni Comunali della Regione Campania che continuano ad applicare, ai negozi di Macelleria, la TARI per intero.
Ricordiamo, ha continuato il Presidente Maiorano che, la TARI l’Imposta comunale che si paga sui rifiuti è stata introdotta con la legge di stabilità del 2014, sostituendo la Tares e la Tarsu.
Macellerie e pescherie sono costrette per legge a smaltire i rifiuti speciali, ovvero gli scarti animali della lavorazione, rivolgendosi ad imprese private a pagamento. Si arriva a pagare fino a 1.500 o 2.000 euro l’anno, per più ritiri settimanali, ed è un servizio che i Comuni non ci possono garantire. Allora perché pagare una tassa per un servizio di cui non possiamo disporre?”, Aggiunge il presidente Maiorano, da tempo facciamo presente che la legge ci impone di smaltire gli scarti di origine animale ma dobbiamo ricorrere ad imprese private e non al servizio pubblico. Un costo che con la tassa siamo invece costretti a pagare due volte. La tariffa ridotta del 50%, deve essere applicata almeno in relazione alle superfici dei laboratori di lavorazione, dove vengono prodotti rifiuti di origine animale”.
Se sarà necessario, ha affermato il Presidente Maiorano, incontrerò gli Assessori ai Tributi dei Comuni della Regione Campania che non hanno ancora applicato la riduzione della TARI, così come già avvenuto nei giorni scorsi, con l’Assessore ai Tributi del Comune di Nocera Inferiore, il quale, ha garantito che nel 2019, il Comune dell’Agro, applicherà per tutte le Macellerie del territorio di competenza la riduzione della TARI.