Quest’anno, madrina d’eccezione sarà Lina Sastri che insieme a maestri del canto popolare arricchiranno la carovana di musicisti presenti all’evento. Carlo Faiello, compositore e musicista napoletano autore di alcune delle pagine più emozionanti della nuova musica partenopea, come ogni anno, sarà il maestro concertatore dell’evento. A capo di una “ciurma di musici” di estrazione classica, folk, jazz, “ad orecchio”, il musicista guiderà il baccanale notturno nel salotto di Ravello.
“Di anno in anno cresce il successo e la partecipazione del pubblico alla Notte della Tammorra. Nelle passate edizioni è stato davvero emozionante vedere le piazze invase da 15mila danzatori di tutte le nazionalità: napoletani ballavano con africane, sudamericane con giapponesi. Il successo di questa Notte dipende dal fatto che il pubblico scopre l’altra “anima sonora” partenopea, la faccia nascosta del suono napoletano; quel suono che facciamo fatica ad ascoltare perché sovrastato dalla poesia e dalla melodia della più famosa canzone napoletana.
La musica popolare da troppi anni finita nell’oblio e che ogni tanto viene fuori perché è la musica del corpo e dell’anima, del sangue e del sudore . . . E’ la musica del nostro io”, spiega Carlo Faiello. Una vera e propria invasione di suoni, ritmi, canti e danze sullo spiazzo di Ravello, la terrazza più famosa del mondo, un raduno di tamburi, percossi per scacciare via i demoni che quotidianamente ci tormentano, un insieme di canti sospesi tra eros e poesia, devozione ed ebbrezza, una girandola di danze vivificatrici per risvegliare i sensi assopiti, la bellezza nascosta, l’emozione dimenticata.
La Notte della Tammorra è divenuta un appuntamento estivo fisso a cui non si può rinunciare. Una serata dove lo spettatore non è testimone passivo ma protagonista di ciò che avviene sul palco.
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