Dalla riunione è emersa l’esigenza di affrontare i problemi che stanno emergendo, soprattutto negli ultimi tempi, in tema di garanzia del posto di lavoro degli addetti e del futuro complessivo dell’importante struttura industriale. Le preoccupazioni del sindacato trovano riscontro nella politica aziendale messa in atto negli ultimi anni dal gruppo Heidelberg/ Italcementi in quasi tutte le realtà territoriali presenti lungo la penisola.
A tal proposito è opportuno ricordare che l’insediamento dell’opificio fu realizzato utilizzando le opportunità date dalla legge 219/81 ed è stato fondamentale il suo contributo per la ricostruzione post-terremoto. In questo ambito lo stabilimento di Salerno ha subito già sensibili ridimensionamenti, a partire dall’ assurda trasformazione del sito da cementificio a centro di macinazione e dalla collocazione in cassa integrazione a zero ore di circa la metà dell’attuale organico.
Senza una svolta concreta, da concordare al “tavolo” presso la Regione Campania – già richiesto da mesi dai sindacati di categoria ed ancora in attesa di riscontro – con la partecipazione delle componenti istituzionali, sociali e imprenditoriali, i tempi, per fissare le basi essenziali per dare certezze salariali ai lavoratori e un futuro di crescita e sviluppo all’importante stabilimento salernitano, potrebbero allungarsi ed essere letali per una realtà produttiva che negli anni è stata sul podio delle innovazioni, della produttività e della modernità.
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