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Salerno: l’Italcementi sottoposto ai raggi X dal sindacato Fillea-Cgil

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Si è svolto a Salerno presso la Sede della Cgil di via Manzo, un incontro dei vertici della Fillea – Cgil a cui hanno partecipato oltre al segretario generale della camera del lavoro Arturo Sessa, ed una corposa rappresentanza di lavoratori del sito produttivo Italcementi di Salerno,  gli esponenti Luca Daniele (segretario provinciale Fillea Salerno), Giovanni Sannino (segretario regionale Fillea Campania) e Gianni Fiorucci  (segretario organizzativo Fillea Nazionale).

Dalla riunione è emersa l’esigenza di affrontare i problemi che stanno emergendo, soprattutto negli ultimi tempi, in tema di garanzia del posto di lavoro degli addetti e del futuro complessivo dell’importante struttura industriale. Le preoccupazioni del sindacato trovano riscontro nella politica aziendale messa in atto negli ultimi anni dal gruppo Heidelberg/ Italcementi in quasi tutte le realtà territoriali presenti lungo la penisola.

A tal proposito è opportuno ricordare che l’insediamento dell’opificio fu realizzato utilizzando le opportunità date dalla legge 219/81 ed è stato fondamentale il suo contributo per la ricostruzione post-terremoto. In questo ambito lo stabilimento di Salerno ha subito già sensibili ridimensionamenti, a partire dall’ assurda trasformazione del sito da cementificio a centro di macinazione e dalla collocazione in cassa integrazione a zero ore di circa la metà dell’attuale organico.

Senza una svolta concreta, da concordare al “tavolo”  presso la Regione Campania – già richiesto da mesi dai sindacati di categoria ed ancora in attesa di riscontro – con la partecipazione delle componenti istituzionali, sociali e imprenditoriali, i tempi,  per fissare le basi essenziali per dare certezze salariali ai lavoratori e un futuro di crescita e sviluppo all’importante stabilimento salernitano, potrebbero allungarsi ed essere letali per una realtà produttiva che negli anni è stata sul podio delle innovazioni, della produttività e della modernità.

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