“I due dipendenti della Regione che, come ha riportato il Roma, sono stati sorpresi a fare sesso, in orario e auto di servizio, vanno puniti con la massima sanzione possibile, valutando anche il licenziamento perché, oltre a venir meno agli obblighi derivanti dal loro status di dipendenti pubblici, hanno anche offeso l’istituzione pubblica con il loro comportamento”.
A chiederlo il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “di fronte a episodi del genere non bisogna avere atteggiamenti permissivi anche perché sarebbe un’offesa verso i tanti disoccupati che farebbero di tutto per lavorare nella pubblica amministrazione avendone competenze e preparazione”.
I FATTI RICOSTRUITI DA CASERTACE.IT
Lui 61 anni, lei 57 anni. Sono entrambi dipendenti della Regione Campania. E sono stati sorpresi a fare sesso orale in un’auto blu parcheggiata lungo Viale Raffaele a Napoli, in zona Vomero. Sotto gli occhi dei passanti, in pieno giorno, sono stati travolti dalla passione. A quel punto, sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione Vomero-Arenella che hanno bussato al finestrino della vettura, interrompendo così l’atto sessuale.
I due erano in evidente imbarazzo. Alla richiesta dei militari di esibire i documenti, l’uomo ha sostenuto di aver dimenticato il libretto di circolazione a casa. Ma non era così: l’auto, una fiat Punto, nella quale si stava consumando il rapporto sessuale, è una vettura blu della Regione Campania, quella con il quale lui, autista, va a prendere il dirigente per il quale lavora.
stiamo a vedere che fine faranno questi squallidi parassiti i pagati con i nostri soldi.
Avanti tutta….
Ahhh…..non preoccupatevi, quali licenziati, col tempo saranno pure promossi. Scommettiamo?…..seguite la cosa e poi ne riparliamo!
Anche indietro
non succede altrettanto. Si chiudono dentro e tric-trac.
Anche mentre operano, diciamo pausa caffè o cappuccino ad inizio turno, con i pazienti anestetizzati in sala operatoria o in fila per il consulto. Molto squallido anche per i testimoni che non denunciano per non subire ricatti dal personale.
Le zocc*le in odor di carriera sono sempre esistite insieme ai loro papponi non solo al Ruggi e alla Regione.
governatore De Luca !!!! Che facciamo ????? Li mandiamo a casa sti due ?????
MA MI SPIEGATE COSA MAI HANNO FATTO DI MALE STI DUE? DA CONTESTARE E’ SOLO CHE STAVANO SCOMODI P
ERCHE’ NON HANNO LA POSSIBILITA’ COME TANTI POLITICI E DIRIGENTI DI FARLO DIRETTAMENTE NELLE QUATTRO MURA DEGLI UFFICI? MA FINIAMOLA DI PRENDERCELA CON IL POPOLINO… IL MALE QUELLO VERO E’ BEN ALTRO.
Cu stu calor…..
Anonimo: o si parent o nun stai buon ca cap.
Ma quanto casino per una scappatella in auto (seppure blù).
L’importante è verificare che non erano in servizio o truffatori (non furbetti) del cartellino!
In caso contrario il 40% del personale di Enti pubblici e privati andrebbe licenziato (fonte Istat sui rapporti sui luoghi di lavoro).
X …E perché nel Ruggi..
Se hai prove vai alla procura… altrimenti è calunnia, che è un reato!!!
… se ti senti calunniato vai tu in procura e denuncia la calunnia, la procura indagherà il calunniatore disponendo indagini per accertare la veridicità dei fatti che presumo non gradita a diversi panzoni scarsamente illuminati del noto nosocomio cittadino.